Effetto Coolidge, quando l’impotenza parte dal cervello
Nei precedenti articoli ho trattato l’effetto Coolidge e l’effetto Coolidge sulla coppia. In questo articolo dal titolo effetto Coolidge e pornografia illustrerò alcune dinamiche, dello stesso effetto, legate alla eccessiva stimolazione cerebrale data dalla pornografia. Dinamiche che purtroppo stanno aumentando tra i giovani e non. Negli ultimi tempi ho ricevuto tantissime richieste da parte di ragazzi/e sempre più giovani e la richiesta era quasi sempre la stessa, mancanza del desiderio con tutte le dinamiche ad esso connesse.
Tenendo conto che le dinamiche per questi problemi possono essere tantissime: fisiche, psicologiche, relazionali, traumatiche ecc.., saranno di seguito descritte solo quelle legate ad una stimolazione eccessiva di dopamina ed in particolar modo all’uso smodato della pornografia.
In questi casi, al contrario di come siamo normalmente abituati a pensare, la causa dell’impotenza (maschile e femminile) non è solo psicologica, ma anche fisica.
Il calo del desiderio scaturisce infatti da una stimolazione eccessiva della dopamina, il neurotrasmettitore preposto all’attivazione del piacere sessuale, a seguito di un abuso della pornografia. Proprio a causa di questo incremento di stimoli prodotti dalla dopamina, il cervello, perde infatti la capacità di rispondere adeguatamente ai segnali inviategli dal neurotrasmettitore. Le persone che generalmente guardano immagini o video porno online hanno infatti un costante bisogno di esperienze sempre nuove per essere sessualmente eccitati, distaccandosi sempre di più dalle esperienze reali, che invece li deludono.
Alcuni studiosi, si sono accorti che “in alcuni soggetti la risposta della dopamina è così bassa che non riescono a raggiungere un’erezione o lubrificazione senza ulteriori e costanti stimoli tramite internet”.
In parole povere
La pornografia dà alle persone spunti sempre differenti di erotismo, proponendo partner nuovi, situazioni, luoghi e fantasie di ogni genere ogni qual volta lo si desideri e questo porta a picchi altissimi di dopamina. Fra l’altro, come accade nella masturbazione, la nostra mente, i nostri movimenti, i nostri gusti e le nostre fantasie sono tutte allineate. Perché siamo solo noi a coordinare il tutto. La dopamina sale così alle stelle.
Tutto questo sarebbe anche normale se non ne abusassimo. Ma cosa succede quando invece esageriamo? Succede che il nostro cervello si abitua a quegli stimoli, a quel livello prodotto di dopamina e di contro il sesso con il/la nostro/a partner può apparire “monotono” e quindi l’attrattiva verso di lei/lui di conseguenza decresce.
Sono tanti oggi gli esperti che affermano che un uso frequente, e a volte un abuso, dei siti pornografici può causare nell’uomo disturbi legati alla funzionalità erettile. Ma gli studi non si sono fermati solo alla parte maschile, perché con le nuove generazioni abbiamo visto un incremento anche alla parte femminile a causa della diffusione della tecnologia. Uno dei più recenti studi è stato pubblicato dalla rivista US Journal Psichology Today. Secondo quest’ultima, la continua esposizione a materiale pornografico de-sensibilizza gli individui, tanto da renderli incapaci di eccitarsi di fronte ad una persona reale. Così mentre le visite a siti pornografici crescono a dismisura, di pari passo aumenta anche il numero di chi soffre di impotenza (che ricordo essere sia maschile che femminile).
Anoressia sessuale
“Sto con una ragazza meravigliosa e molto bella da anni, eppure mi rendo conto di andare incontro a un progressivo declino della libido e a problemi d’erezione che si fanno sempre più frequenti”. Di queste frasi ne sento tantissime.
Definita “anoressia sessuale” dagli esperti, indica una sorta di assuefazione al sesso. Per comprendere quanto il fenomeno sia diffuso basta dare uno sguardo ai numeri: in Italia gli assidui utenti dei siti pornografici sono più o meno 8 milioni, di cui il 75% sono uomini tra i 24 e i 44 anni. Come spiega il Dott. Carlo Foresta, presidente della Società Italiana di Andrologia Medica e Medicina della Sessualità, l’anoressia sessuale sfocia in modo graduale nell’impotenza: “L’anoressia sessuale si manifesta all’inizio con scarse reazioni ai collegamenti ai siti pornografici, poi con un generale calo di desiderio e alla fine diventa impossibile avere un’erezione”. Questo perché, prosegue l’andrologo, “la sessualità in Internet è fredda, ripetitiva e questo determina assuefazione e comporta poi, nella vita reale, mancanza di desiderio”.
Come possiamo rimediare?
La domanda che adesso possiamo finalmente farci è: possiamo rimediare? ASSOLUTAMENTE SI!
Le persone che fanno un uso smodato di materiale pornografico dovrebbero innanzitutto rinunciare ad esso per un lasso di tempo, facendo i conti con la realtà. Di solito dico ai miei pazienti di provare per 4 di settimane. Ma attenzione, non sarà facile, i soggetti possono andare incontro a effetti collaterali tra cui la perdita temporanea della libido, l’insonnia e l’irritabilità. Tutto questo, come in una qualsiasi dipendenza, per aspettare che la risposta della dopamina a determinati stimoli, riprenda il suo equilibrio. Per riappropriarsi di una sessualità sana ed appagante, poi, sarebbe opportuno ricominciare a stimolare quella parte di fantasie legate alla persona con cui stiamo. Facendo questo, saranno riallineati pensieri, fantasie e stimoli verso il/la nostro/a partner.
Ma la pornografia quindi va evitata sempre?
No. La pornografia non deve necessariamente essere vista come un male all’interno della coppia. Può addirittura diventare una risorsa se condivisa (e non abusata). Per esperienza, lavorando con tantissime coppie, mi sono accorto che, spesso, quelle più felici sotto le lenzuola sono proprio le coppie concordi nell’utilizzo di materiale pornografico (vedi effetto coolidge sulla coppia). Non solo perché hanno dimostrato una maggiore apertura mentale nei riguardi del sesso, delle proprie fantasie sessuali e delle sue varianti, ma anche perché rispetto alle altre coppie, si riscontrano minori problemi di impotenza da parte di uno dei due.
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Buonasera, mi sono totalmente identificato nell’articolo e vorrei ritrovare la sessualità di una volta, leggevo che tra i rimedi ce l’astinenza, Ma si intende astinenza dai siti pornografici? Dalla masturbazione? O dal sesso con il proprio partner? Grazie