Ho scritto questo breve articolo per evidenziare dei piccoli errori, ma a volte fatali, che di solito facciamo nel redigere il nostro Curriculum.
Abbiamo appena finito di scrivere il nostro Curriculum, benissimo, adesso rileggiamolo e vediamo se siamo caduti nei 3 errori più comuni che vedono il 90% dei nostri CV.
- 1° errore: cercare di “vendersi troppo”. L’immagine che scaturisce dalla scoperta, da parte del selezionatore, di un dato o di una notizia non vera, o anche solo gonfiata per l’occasione, è quanto di più negativo si possa immaginare. Le esagerazioni, oltre che segnalare una mancanza di senso di realtà (e anche di modestia), sono facilmente verificabili. Risulta fondamentale dunque essere corretti e sinceri nell’elencazione delle informazioni;
- 2° errore: le omissioni. Anche queste potrebbero essere dannose. Dimenticare o non descrivere in modo sufficientemente dettagliato le proprie esperienze può essere motivo di insuccesso o inefficacia. Il profilo che con questo strumento si disegna deve risultare il più strutturato, completo e definito possibile;
- 3° errore : la prolissità e la forma. Anche il modo di scrivere contribuisce a fornire un profilo del candidato. Un curriculum agile, strutturato, schematizzato in modo intelligente, fornisce all’interlocutore un’immagine professionale. Inutili giri di parole, magari noiosi e mal scritti, richiedono lunghi tempi di lettura e sono un innegabile segnale di mancanza di sintesi. Evitare quindi di scrivere tutto ciò che è superfluo, non soffermarsi mai su fatti personali e non dilungarsi su informazioni di scarsa importanza.
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